Educazione stradale

di Graziella Ferini

Le studentesse e gli studenti delle nostre scuole guidano veicoli a motore già dall’età di 14 anni, non sempre con adeguata consapevolezza dei rischi e dei comportamenti da adottare. Anche tra i giovani, come tra gli adulti, l’alta velocità, la distrazione alla guida (spesso dovuta all’utilizzo del cellulare) e in generale il mancato rispetto delle regole del codice della strada provocano sinistri stradali con lesioni a persone, in alcuni casi letali.

Il nostro Paese, nonostante il trend positivo dell’ultimo decennio, si colloca ancora leggermente al di sopra della media europea dei decessi annui per milione di abitanti: nel 2019 si sono registrati in Italia 3173 morti a seguito di incidenti stradali, cioè circa 53 per milione di abitanti, contro i 51 dell’Unione Europea. Di questi, 406 erano giovani nella fascia di età 15-24 anni, pari a circa il 30% dei morti complessivi nella medesima fascia della popolazione.

Va inoltre osservato che un guidatore responsabile deve essere formato quanto più precocemente possibile, affinché il rispetto delle regole diventi, anche sulla strada, una sana abitudine di comportamento e un quotidiano gesto di senso civico.

Il legislatore, consapevole dell’importanza di sensibilizzare le ragazze e i ragazzi su questa tematica, ha difatti inserito l’educazione stradale tra gli argomenti da trattare nell’ambito dell’insegnamento trasversale dell’Educazione civica (legge n. 92 del 20 agosto 2019, articolo 3, comma 2), oltre ad aver promosso, attraverso il Miur, il progetto nazionale "Edustrada19" e ad aver aderito al quadro strategico UE per la sicurezza stradale, approvato dal Parlamento Europeo nell’ottobre del 2021.

D’altra parte, il tema si presta alla costruzione e al consolidamento di numerose e importanti competenze specifiche di matematica e fisica, sia per quanto attiene all’analisi delle dimensioni del fenomeno, che può essere condotta con gli strumenti della statistica descrittiva, sia per l’applicazione delle leggi della cinematica.

I dati e gli esercizi proposti nell'attività mirano appunto al doppio obiettivo di sensibilizzare e formare le studentesse e gli studenti.

Concordemente alle indicazioni ministeriali e ai riferimenti normativi riportati, qui trovi una proposta per sensibilizzare le studentesse e gli studenti sul tema. La proposta contiene:

  • una scheda per l'insegnante, che riassume le aree tematiche di riferimento tra quelle indicate nei riferimenti normativi, le fonti utilizzate e/o utilizzabili per eventuali approfondimenti, gli obiettivi specifici di apprendimento e i prerequisiti matematici necessari;
  • una scheda di lavoro per la classe, con una breve introduzione/contestualizzazione del problema, una serie di dati da analizzare e discutere, presentati sotto forma di grafici e tabelle, accompagnati da domande/esercizi da svolgere e una piccola collezione di esercizi finali per applicare concretamente gli strumenti matematici al problema in esame e fornire ulteriori spunti di riflessione;
  • le soluzioni dell'attività.