Percorsi per migliorare l'apprendimento
Nella scuola secondaria di secondo grado il problema delle difficoltà in matematica va ben oltre la casistica degli studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e con Bisogni Educativi Speciali (BES), e tocca un gran numero di soggetti.
Si tratta di studentesse e studenti che possono trovare grande beneficio in proposte didattiche basate su un approccio di tipo laboratoriale, in cui si impara facendo e dove l'uso di artefatti fisici e digitali consente di mettersi in relazione con significati matematici.
Su questo approccio innovativo Anna Baccaglini-Frank e Federica Poli hanno basato i Percorsi per migliorare l'apprendimento, frutto del lavoro di ricerca didattica anche in ambito internazionale e della loro concreta sperimentazione sul campo.
Un percorso didattico commentato di avvio allo studio di funzione, basato sul ruolo positivo dell'errore e della discussione matematica, accompagnerà studentesse e studenti verso la costruzione del loro sapere.
Obiettivi e indicazioni didattiche
Per ogni capitolo del percorso vengono forniti:
- una versione per l'insegnante, con indicazioni metodologiche e consigli per la gestione delle attività;
- materiale per la classe, con le schede e i file GeoGebra pronti da assegnare alle studentesse e agli studenti.
Ciascun capitolo del percorso è strutturato come segue.
Prerequisiti
Ogni capitolo riporta una lista di prerequisiti. Si è cercato di ridurre tali liste al minimo, e per lo più si rimanda ad altri capitoli. Tuttavia questi percorsi sono di accompagnamento alla didattica e non vengono proposti come alternativa a testi curricolari che riportano i contenuti matematici fondamentali, oggetto dei processi di insegnamento-apprendimento. Alcune delle proposte possono anche essere usate per introdurre concetti nuovi, come ti verrà di volta in volta segnalato.
Esplora
Queste sezioni contengono proposte di consegna da dare alla classe, in modalità laboratoriale, insieme ai file dinamici di accompagnamento. Eventualmente, se le studentesse e gli studenti sono abituati, è possibile assegnare le esplorazioni per un lavoro a casa, da discutere poi insieme in classe.
Menti in azione
Questi dialoghi possono essere usati in diversi modi, come è stato confermato nella sperimentazione pilota dei materiali. I dialoghi (in forma di "copione" o di video) possono essere utili per:
- la preparazione a casa della lezione, consentendo di prevedere quanto emergerà dalle studentesse e dagli studenti e di conoscere i punti chiave su cui incardinare la discussione matematica promossa intorno alle scoperte;
- il lavoro in classe, se fatti recitare a studentesse e studenti (che magari si sono preparati prima a casa);
- uno studio preparatorio a casa da parte delle studentesse e degli studenti, soprattutto se proposti in forma video, prima del confronto in classe (modalità flipped classroom);
- una ricapitolazione a casa da parte delle studentesse e degli studenti dei punti fondamentali della lezione.
Esercizi
Le proposte elaborate sono esempi di consegne affrontabili nell'ambito dei contenuti matematici trattati in ciascun capitolo. Si prediligono consegne che mettano in relazione i diversi concetti affrontati e che li riportino a diversi registri di rappresentazione. Alcune consegne hanno un asterisco (*): queste non sono consegne necessariamente "più difficili", ma piuttosto si ritengono essere "chiave" rispetto alla comprensione dei contenuti trattati.
Riassumendo
In questa sezione viene proposta una base di partenza per l'elaborazione di uno schema riassuntivo personalizzato (che studentesse e studenti dovrebbe elaborare individualmente) dei contenuti fondamentali del capitolo. Tale schema è seguito poi da un riassunto degli stessi contenuti, questa volta espresso in linguaggio matematico formale. Non è detto che l'insegnante richieda alle studentesse e agli studenti un tale livello di formalizzazione, ma si ritiene utile esplicitarlo come punto di riferimento.
Non ci sono, invece, proposte esplicite su come valutare le esperienze laboratoriali dei percorsi. Sicuramente il tema della valutazione è molto delicato, soprattutto in presenza di studenti con diverse abilità di apprendimento, ma si ritiene fondamentale che tutte le studentesse e tutti gli studenti ricevano un onesto feedback che valorizzi le loro riflessioni matematiche e metta in risalto come migliorarle. Le insegnanti e gli insegnanti del gruppo sperimentale pilota hanno suggerito di elaborare griglie per una valutazione di tipo formativo, che possa dare a studentesse e studenti un feedback sulle loro proposte esplorative, sugli interventi in fase di discussione e su eventuali relazioni post-laboratorio.
In questo senso, può essere utile dare dei feedback durante e dopo il lavoro in classe che mirino a far emergere "buoni modi di pensare matematici" proposti da ciascuna studentessa e da ciascuno studente, anche in presenza di altri errati, cosicché possano essere loro stessi a elaborarli ulteriormente o a "raddrizzarli".